Mindfulness

Sorridi, cammina, rallenta

La vita quotidiana è organizzata in modo tale che ci sentiamo spinti a muoverci continuamente. Dobbiamo sbrigarci. Ma di rado ci chiediamo dove stiamo correndo. Nella meditazione camminata, in pratica state andando a spasso. Non avete nessuna meta e nessuna direzione, né nel tempo, né nello spazio. Lo scopo della meditazione camminata è di fare meditazione camminata. L’importante è camminare, non arrivare. Non si tratta assolutamente di un mezzo per raggiungere una meta: è già la meta. Ogni passo è vita, ogni passo è pace e gioia. Quindi non c’è nessuna fretta. Camminiamo adagio apposta. Sembra che procediamo, ma non stiamo andando da nessuna parte. Non siamo incalzati da nessuna meta. Per questo, camminando , sorridiamo. (da Essere Pace, Ubaldini)

 

Un monaco guardava il suo mulo, che trasportava sacchi di farina verso il monastero dov’era diretto. Il mulo era schiacciato dal grande peso, ma camminava senza lamentarsi, un passo dopo l’altro. Il monaco era impietosito dalla fatica che stava compiendo l’animale e non sapeva che cosa fare per aiutarlo. Il sole stava tramontando e il cammino era ancora lungo. Quando fu notte il monaco trovò un luogo riparato dal muro di una vecchia casa in rovina, raccolse un po’ di legna e si preparò a trascorrere la notte dormendo all’aperto, accanto al piccolo fuoco che era riuscito ad accendere. Per dare un poco di sollievo al mulo, scaricò dalla sua groppa i pesanti sacchi della farina. Il mulo se ne stava lì, tranquillo, e brucava l’erba che cresceva folta.

Il monaco mangiava il suo magro pasto, guardava il mulo e pensava all’indomani, quando avrebbe dovuto caricare di nuovo l’animale con quel peso che sembrava schiacciarlo ad ogni passo, tanto che a volte barcollava e sembrava sul punto di cadere. Come alleviare la sua fatica? Per quanto ci pensasse non riusciva a trovare una soluzione.

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